Ciao amici del Blog!
Vi ricordate la prima intervista? No? Beh, ve la riproponiamo.. E ripartiamo da qua. In due e non più in quattro. Io, Laura, e il mio lui, Nicholas. Pronti a essere sempre presenti con tante news, interviste e tutto ciò che potrà rendere voi, nostri cari lettori, felici.
E adesso...
Buona Lettura
Ho
letto con molto piacere e trasporto i tuoi libri "buonanotte
amore mio" e "l'amore è uno sbaglio straordinario e devo
farti i miei complimenti!
Sono
io che ti ringrazio per l’interesse dimostrato verso i miei romanzi
e per tutto il tempo che mi hai dedicato.
1.
Quando hai deciso di iniziare a scrivere libri?
Il
primo libro l’ho scritto e autopubblicato a marzo 2013. Venivo da
una fase della mia vita in cui molte cose sfuggivano al mio controllo
e avevo bisogno di creare un mondo in cui fossi io a dettare le
regole e decidere il futuro dei protagonisti.
2.
Tra i tuoi scritti a quale sei più legata e perché?
Non
c’è un libro o un personaggio a cui io sia particolarmente legata.
Nascono tutti dalla mia testa e hanno un pezzettino del mio cuore, ma
sono tutti sullo stesso piano. È come con i propri figli… conosci
di ognuno i punti deboli e i punti di forza, ma li ami tutti allo
stesso modo… E quando crescono, sai che ti devi fare da parte e
lasciarli andare per la propria strada.
3.
Un consiglio che ti senti di dare alle tue lettrici e anche a chi
vorrebbe intraprendere la carriera di scrittrice!
Più
che un consiglio, ai lettori chiederei di approcciarsi a ogni nuovo
libro senza pregiudizi. Mi spiego meglio: pregherei il lettore di non
discriminare gli autori italiani preferendo quelli stranieri e di
dare una possibilità agli autori self, cioè a chi si autopubblica,
e non solo a coloro che hanno grosse case editrici alle spalle.
Quest’ultima richiesta è fatta proprio con il cuore, perché io
non sarei qui oggi a parlare di un libro pubblicato con Newton
Compton, se non ci fossero state persone che sono andate oltre le
apparenze leggendo il libro di una self sconosciuta.
A
chi invece si vuole accostare a questa esperienza (sia che voglia
autopubblicarsi oppure inviare il manoscritto a una casa editrice)
consiglio solo di portare il massimo rispetto al lettore e di fornire
un libro scritto al meglio delle proprie capacità e con il massimo
impegno. Niente sciatterie solo per la voglia di vedere il proprio
nome girare nello store di Amazon o sapere che è sulla scrivania di
qualche famoso editor.
4.
La tua top ten di libri preferiti e se puoi anche una motivazione
Difficile
fare una top ten perché sono troppi i libri che ho amato e che mi
hanno insegnato qualcosa o che comunque mi sono rimasti nel cuore.
Posso solo dire che tra i miei libri preferiti ci sono sia autrici
italiane che straniere, sia self che non. ;-)
5.
Chi sono le prime persone a cui fai leggere ciò che scrivi?
Il
povero agnello sacrificale che per primo deve leggersi ogni cosa che
esce dal mio computer, è Luca, mio marito, che suo malgrado si è
dovuto fare una certa cultura sui romanzi rosa (in verità lui ama i
gialli!). Poi ho la grande fortuna di aver trovato un gruppo di Beta
(io le chiamo così) molto variegato. Al suo interno ci sono amiche
che hanno letto tutto quello che ho scritto in vita mia, ci sono
scrittrici, professioniste, grandi lettrici compulsive. Ma alla base
di tutto questo rapporto c’è la fiducia che ho nel loro giudizio e
ti posso assicurare che spesso, grazie ai loro pareri, ho smontato un
libro intero e ricostruito da capo... quindi non sono sempre buone,
sanno anche criticarmi per bene!
6.
Chi è la persona a cui senti di dover il tuo grazie più grande?
Le
persone a cui dire grazie sono davvero tantissime e la parte più
difficile da scrivere di un libro per me sono proprio i
ringraziamenti. Vorrei mettere tutti i nomi di chi ha vissuto con me
quei momenti, ma non è possibile, quindi tendo a ringraziare dei
gruppi di persone: la mia famiglia che vive in prima linea le miei
gioie e i miei dolori; chi mi ha seguito in questo percorso
aiutandomi o anche solo standomi vicino; il lettore a cui devo tutto,
perché senza chi ci legge, noi che scriviamo (non posso definirmi
scrittrice quindi abbiate pazienza per la frase arzigogolata!) non
saremmo niente senza qualcuno che legge le nostre storie; e
ovviamente tutto lo staff di Newton Compton Editori, per la fiducia
che hanno avuto in me la prima volta e per quella che mi hanno
accordato con i contratti successivi.
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