Intervista a... Yuri Dallara!

Ciao Amici del Blog, oggi vi ripropongo un'intervista fatta quasi agli inizi di questa avventura. 
Chi di voi, almeno una volta da piccolo, non ha giocato con le piste Hotweels? Chi di voi, almeno una volta nella vita, non è stato a Mirabilandia a guardare lo stunt show numero uno al mondo? Beh, se non avete mai fatto una di queste due cose, bisogna che vi organizzate per farle al più presto, soprattutto per realizzare la seconda, perchè merita veramente, ma oggi non sono qui per dirvi ciò che dovete fare, ma per presentarvi uno degli stuntman, ora impegnato al Parque Warner di Madrid, ma che prima era parte della grande famiglia di Mirabilandia. 
Sì, fare lo stuntman per molti è un lavoro, ma quando ci si mette la passione diventa molto di più.

1. Da cos'è nata la passione per diventare stuntman?
Il mio è un caso particolare...è nato tutto così all'imprivviso… non me lo immaginavo! Non lo avrei mai pensato di fare lo Stunt! Di sicuro impazzivo a vedere dagli spalti e mi appassionava tanto…

2. Il vostro spettacolo a Mirabilandia, “Grosso guaio a Stunt city”, è pieno di momenti di alta tensione per tutte le acrobazie che fate: per fare tutto questo, quanto tempo dedicate alle prove?
Solitamente iniziamo 2 o 3 settimane prima per montare lo spettacolo ma per “grosso guaio” è stato diverso ed è stato impegnativo… prove e controprove… poi a parco aperto in verità non si prova più, salvo cambiamenti improvvisi.

3. Che emozioni provate ad esibirvi davanti a un pubblico così vasto, come quello di Mirabilandia?
Le emozioni sono tantissime e ogni giorno differenti....comunque adrenalina tantissima, gioia, divertimento e una soddisfazione impagabile nel vedere bambini e adulti entusiasti a fine show.

4. “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”. Quando voi avete iniziato a seguire il sogno di diventare stuntman, dove avete trovato il coraggio per iniziare questa pericolosa avventura?
Come detto prima il mio è un caso particolare...e io l'ho presa come una sfida con me stesso… con determinazione e anche con dei timori, ma sono sempre stato molto convinto di insistere nonostante anche momenti in cui mi chiedevo se sarei stato in grado.


5. Mancano pochi minuti all'inizio dello spettacolo, siete già seduti sulla vostra auto, accendete il motore… Qual è l'emozione predominante in questo momento?
Impazienza di entrare in pista e dare il massimo e tanta, tanta adrenalina.



Non basta dirmi ti amo, Daniela Volonté (in uscita il 9.11.2017)

Buon pomeriggio amici del Blog, scusate se sono stata assente in questi giorni, ma ero immersa nella lettura del nuovo libro di Daniela Volontè "Non basta dirmi ti amo" edito da Newton Compton Editori e in uscita domani, 9 Novembre 2017!
Allora, pronti a questa nuova lettura?

Autrice: Daniela Volonté 
Titolo: Non basta dirmi ti amo
Casa editrice: Newton Compton Editori
Formato: eBook - cartaceo
Prezzi: 2,99 € eBook 
              10 € cartaceo
Data d'uscita: 09/11/2017


Trama
Durante le feste, l’aeroporto JFK di New York è persino più affollato del solito. A causa delle abbondanti nevicate, poi, tutti gli aerei sono in ritardo, compreso quello che dovrebbe riportare Beatrice in Italia. Durante l’interminabile attesa, un passeggero ha un infarto e Beatrice si ritrova a soccorrerlo tempestivamente con l’aiuto di un uomo con una cicatrice sul viso. Si chiama Callan ed è di origine inglese. Seppure per poco, l’intensità di quei momenti li ha avvicinati, ma l’annuncio dei voli richiama entrambi alle proprie vite e Beatrice torna in Italia dal fidanzato, Matthias, che ha in serbo per lei un’inaspettata proposta di matrimonio. I preparativi la inghiottono, insieme ai conflitti con l’ingombrante suocera e con suo fratello, che non vede di buon occhio le nozze. Beatrice ha quasi dimenticato l’episodio all’aeroporto, quando riceve il messaggio di Richard, l’uomo che ha salvato: ha organizzato un weekend in Toscana con le due persone a cui deve la vita. In pochi giorni tutto cambia e Beatrice dovrà prendere decisioni difficili pur di seguire il suo cuore. Sarà pronta a lasciarsi andare? 


La mia recensione
Sicuramente nessuno di voi lettori di questo blog è a conoscenza del mio spassionato amore verso la lettura. È sicuramente pochi di voi sanno che i libri di Daniela Volonté sono diventati per me una droga. Ho scoperto i libri di Daniela per caso, consigliati da un'amica che aveva letto "buonanotte amore mio" e ne era rimasta piacevolmente impressionata. Ho detto, proviamoci, leggiamolo e vediamo. Bene, ho iniziato a leggerlo una sera d'estate e in una notte l'ho finito (si, sono pazza, ma la storia era davvero coinvolgente) il giorno dopo mi sono informata su quali altri libri aveva scritto e, per ogni uscita di un nuovo romanzo, c'era una corsa assicurata in libreria!
Fino ad ora, anteprima di "Non basta dirmi ti amo", la storia di Callan e Beatrice, l'ennesima storia che ti tiene attaccato al libro fino all'ultima pagina. 
Callan e Beatrice si incontrano in un aeroporto. Tra loro non scatta il solito colpo di fulmine, considerato anche il fatto che Beatrice è fidanzata con Matthias, che già nelle prime pagine non si presenta bene, infatti personalmente preferisco Callan, un cuore dolce chiuso dentro una dura corazza con il volto segnato da cicatrici che porta come ornamento di ciò che ha passato.
Quest'ultimo aiuterà Beatrice durante il salvataggio di un uomo colto da infarto e tutto si concluderà con un caro e inaspettato saluto tra i due. È così tutto torna alla normalità, lei in Italia e Callan in Inghilterra, ognuno per la propria strada. 
Ma si sa che la vita è sempre pronta a sorprenderti: entrambi ricevono infatti un invito per un week end dall'uomo a cui salvarono la vita. E sarà proprio in questo week end che ne succederanno delle belle, da segreti non svelati a tanto amore e dolcezza. E.... Eh no, nient spoiler! Volete saper cosa succede in quel magico week end? Armatevi di Kindle o correte in libreria, sarà un'acquisto di cui non vi pentirete assolutamente!





Sergio Sylvestre... NEWS!

Ieri, 2 Novembre è uscito in tutte le librerie e in tutti i bookstore digitali il libro di Sergio Sylvestre, "Big Boy: se non fosse stato per la musica" e oggi, da Roma, sono iniziati i firma copie che lo vedranno impegnato nei prossimi giorni a Torino, Milano, Lecce e Napoli ( QUI tutte le info degli eventi).
Il 17 Novembre uscirà "Big Christmas", album che vedrà l'amatissimo Sergio reinterpretare le più famose canzoni natalizie.
Qui sotto la tracklist completa: 
1. Let It Snow
2. The Christmas Song
3. Jingle Bells / Jingle Bell Rock
4. White Christmas
5. I Will Follow Him
6. Over the Rainbow
7. Santa Claus Is Coming to Town
8. Little Drummer Boy
9. Oh Happy Day
10. Hallelujah
11. Have Yourself a Merry Little Christmas

Noi siamo sicuri che, sia il libro che il cd di canzoni edite saranno un gran successo per l'amatissimo Big Boy.
Speriamo con tutto il cuore di avere l'occasione di incontrarlo a un firmacopie, per il momento possiamo solo fargli i nostri complimenti e il più sincero in bocca al lupo! 



Intervista a... Roberta Di Mario

Ciao amici di “UnaVitaOnTheRoad”… pronti a una nuova intervista?
L'artista di cui vi parliamo oggi è Roberta di Mario, ma chi è Roberta?
Noi ve la presentiamo, buona lettura!
ROBERTA DI MARIO è una pianista e compositrice. Emotiva, elegante, appassionata, vive da sempre per la musica. Classe 72, diplomata in pianoforte al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, inizia giovanissima l’attività concertistica e vince concorsi nazionali ed internazionali. Ama sperimentare e rischiare tra i tasti bianchi e neri, avvicinando il suo suono, dolcissimo e violento al mondo del teatro, del musical, del jazz, swing, pop, contemporaneo, ambient e soundtrack. E’ un’artista Steinway.
Debutta nel 2011 con il suo primo album “tra il tempo e la distanza”, dove la canzone d'autore e il pianismo contemporaneo coesistono armonicamente. Nel 2014 esce il suo secondo album “lo stato delle cose”, con la collaborazione del produttore Pietro Cantarelli; si tratta di un album che vedono ben distinte le due anime artistiche di Roberta: un cd “Songs” dove ci sono musica e parole e l'altro “A walk on the piano side” che vede la realizzazione di brani solo strumentale.
Nel 2014 l'artista crea “Hands” diventata poi la soundtrack per il docufilm “vivere il mondo di Botero” ed è stata suonata in occasione della mostra internazionale di Botero in Italia e in Giappone. Roberta apre anche la mostra di arte Indiana alla Biennale di Venezia.
Apre i concerti di Dionne Warwick, Mario Venuti, Toquinho, Roby Facchinetti, Sagi Rei a Roma, Milano, Genova, Firenze, Venezia, Napoli e Palermo, portando in tour il suo progetto “Lo stato delle cose”.
Viene scelta come pianista resident nello store Feltrinelli di Firenze ed estende il tour nei maggiore stores Feltrinelli d'Italia.
A Dicembre 2016 è impegnata in una serie di concerti e New York City ospite del Consolato italiano per l'evento “meet the new Italian Music Artist in NY”.
Nel Dicembre 2016 esce “Duende”, videoclip diretto da Matteo Foresti e che vede Roberta protagonista. Girato a Parigi, il video è il primo episodio di una serie unita da un filo logico a cui sono seguite “My everything” (regia di Ricardo Sabetti) e “IllegalSong” (regia di Simone Peluso). Il cerchio è chiuso il 15 Settembre, con la pubblicazione del video “the colour of you”. I brani sono i primi quattro singoli estratti dal nuovo album “Illegacy”: album di inediti uscito il 13 ottobre 2017 con etichetta Warner Music.

Roberta apre i concerti de “la vita che si ama tour” di Roberto Vecchioni a Firenze, Roma, Genova e al festival di Todi nei mesi di marzo e settembre 2017.
A Maggio si esibisce a Milano, in occasione di “Piano city Milano” nella cornice de “I bagni Misteriosi” e apre, a giugno, l'edizione di Biografilm festival a Bologna, dove la platea accoglie il finale della sua esibizione con una standing ovation.

Come accennato prima a Roberta sono stati consegnati vari premi, vediamo quali:

Vincitrice del premio Sisme come miglior interpretazione al Festival di Musicultura 2012. Vincitrice del Premio Varigotti 2012 Finalista al Premio Bindi 2012 Vincitrice miglior canzone ai Parma Music Awards 2014.

Ora che vi abbiamo raccontato chi è Roberta, ve la facciamo conoscere meglio con la nostra intervista.

1. Com'è nata la tua passione per la musica e, in particolar modo, cosa ti ha portato a scegliere di suonare il pianoforte?

In modo del tutto naturale ed innocente, senza sforzo. Vivo nella e per la musica da sempre, imparai a suonare il pianoforte e a leggere le note all'età di 5 anni, non andavo ancora a scuola e non sapevo leggere le lettere dell'alfabeto. Tutto mi risultò semplice e questa straordinaria storia d'amore con i tasti bianchi e neri, fortunatamente continua ancora adesso!

2. Hai avuto l'occasione di aprire concerti di grandi artisti della musica nazionale e internazionale, quale di questi concerti è stato quello che ti ha regalato maggiori emozioni?
Ogni opening act è stato molto importante e di crescita. Senz'altro il genio di Toquino mi ha colpito profondamente , ma gli ultimi opening act del Professore Roberto Vecchioni sono stati davvero molto emozionanti, sia per l'onore di essere vicino ad un così grande artista, sia per il suo pubblico che per i teatri pazzeschi in cui ci siamo esibiti.

3. Da cosa trai l'ispirazione per scrivere i tuoi brani?
Dalla vita, dal mio sentire, dal sentire comune, da una lettura, da un incrocio di sguardi, davvero da tutto ciò che tocca l'anima. Non c'è regola, non c'è momento particolare, c'è solo una profonda connessione con se stessi in un determinato istante benedetto.

4. Fino ad ora hai avuto una carriera che ti avrà sicuramente regalato tante soddisfazioni; cosa ti aspetti dal tuo futuro?
Di continuare a vivere di questa grande e potente passione che è la musica. Sentire sempre questa esigenza di scrivere, suonare, dialogare attraverso le note con il mio pubblico e portare la mia musica anche in un mondo cinematografico.

5. È uscito in questi giorni il tuo terzo album, a quale brano sei più legata e perché?
Amo tutte le 10 tracce di Illegacy, mi rispecchiano moltissimo. Se proprio devo fare una scelta direi Duende, sonorità ispirate ai ritmi bulgari, universi sonori differenti  e affascinanti,  quell'inquietudine tipica degli artisti che nel duende, trova senso e significato. E poi, il videoclip che accompagna questo brano, è stato girato a Parigi ed io amo  profondamente Parigi.

6. A chi devi il tuo grazie più grande?
Senz'altro alla mia famiglia che sempre mi supporta in questo cammino cosi straordinario, ma complicato, che è la musica. Coloro che oggi mi sono particolarmente vicini ed il mio manager e produttore, che ogni giorno crede fortemente in me. E forse un piccolo  grazie a me stessa, non sarei qui senza tutto l'impegno e la determinazione, la passione riposta ogni santo giorno dentro la musica.


Per conoscere meglio il nuovo lavoro discografico, oltre a consigliarvi di ascoltarlo, di seguito vi mettiamo la track by track:

ILLEGAL SONG: E’ la musica che ti porta via, che ruba anima, cuore, mani e fa sanguinare tasti, dita e corde del piano. E’ illegale come un proiettile che ti sfiora divorandoti lentamente, tra il dolore e l’oblio.
MY EVERYTHING: Ognuno di noi insegue un “TU” che possa diventare il nostro tutto. Per me quel “TU” è la musica, questa ballade in si minore, che pervade ogni mia singola molecola, per estendersi oltre i confini della pelle.
DUENDE: E’ la ricerca disperata di uno stato d’animo emozionale, tra l’inquietudine, il tormento, la magia e la dolcezza. E’ il viaggio dell’irrazionale, del mistero, di quella dark zone che ogni uomo nasconde e difende, inconsapevolmente, dentro il viaggio della vita. Ed è Parigi.
GRATITUDE TO THE SKY: Ho guardato il blu e ho posato le mani sui tasti bianchi e neri. Quello che è successo subito dopo lo raccontano questi 4 minuti e 27 secondi di pennellate chiaro/scure, fino all’esplosione di cielo e colore.
MUSICA BIANCA: Una sola voce. Nessun arrangiamento, nessun colore, solo musica pura, celestiale, come piccoli cristalli. E’ il mio ritorno alle origini, il mio ritorno a casa. UNCOMPLICATED: La vita è solo questa e scappa via. Sarebbe tutto più semplice se lasciassimo andare, per il tempo che resta, gli zaini che ci portiamo dannatamente dietro, i sensi di colpa, i rimpianti, il passato che è passato. Serve un lunghissimo respiro e poi riavviare il sistema, senza più complicazione alcuna.
INDEFINITELY: L’amore che resiste, oltre il tempo e lo spazio. La passione che non si consuma. Gli sguardi che si accendono, le mani che si cercano, i corpi che desiderano. Indefinitamente. THE COLOR OF YOU: Ritmo, energia, colore, per una song nata in una sera d’estate. La finestra aperta, le risate leggere al gusto di frutta fresca, tutta la vita che c’è nella vita. Un pizzico di percussioni sexy e la musica arriva come un forte impulso irrefrenabile.
NO INTIMACY: perché si ha così paura dell’amore? Perché si entra in un cuore, ma non lo si vuole abitare? La scelta è sempre la via più facile, l’amore disinvolto, leggero, che resta in superficie, senza vera intimità. Questo però è ciò che non ci spetta.
EPILOGUE: E poi un giorno arrivò la pioggia, il mio stato d’animo. La musica migliore l’ho scritta con il rumore e l’odore della pioggia. Uscire da questo viaggio di intensità ed emozione , dal nome ILLEGACY, non poteva che succedere con un cielo che piange, il naso incollato alla finestra, il vetro appannato dal mio respiro e lo sguardo aperto verso il futuro.


Vi abbiamo incuriosito? Se la risposta è “Sì” di seguito trovate i social di Roberta Di Mario e non vi resta che seguirla!  

Dove trovate il suo album?  Per acquistarlo QUI e per ascoltarlo QUI.


Intervista a Daniela Volontè

Ciao amici del Blog!

Vi ricordate la prima intervista? No? Beh, ve la riproponiamo.. E ripartiamo da qua. In due e non più in quattro. Io, Laura, e il mio lui, Nicholas. Pronti a essere sempre presenti con tante news, interviste e tutto ciò che potrà rendere voi, nostri cari lettori, felici. 
E adesso... 
Buona Lettura


Ciao Daniela, ti ringrazio ancora per aver accettato di rispondere a qualche domanda per il nostro Blog!
Ho letto con molto piacere e trasporto i tuoi libri "buonanotte amore mio" e "l'amore è uno sbaglio straordinario e devo farti i miei complimenti!
Sono io che ti ringrazio per l’interesse dimostrato verso i miei romanzi e per tutto il tempo che mi hai dedicato.
1. Quando hai deciso di iniziare a scrivere libri?
Il primo libro l’ho scritto e autopubblicato a marzo 2013. Venivo da una fase della mia vita in cui molte cose sfuggivano al mio controllo e avevo bisogno di creare un mondo in cui fossi io a dettare le regole e decidere il futuro dei protagonisti.
2. Tra i tuoi scritti a quale sei più legata e perché?
Non c’è un libro o un personaggio a cui io sia particolarmente legata. Nascono tutti dalla mia testa e hanno un pezzettino del mio cuore, ma sono tutti sullo stesso piano. È come con i propri figli… conosci di ognuno i punti deboli e i punti di forza, ma li ami tutti allo stesso modo… E quando crescono, sai che ti devi fare da parte e lasciarli andare per la propria strada.
3. Un consiglio che ti senti di dare alle tue lettrici e anche a chi vorrebbe intraprendere la carriera di scrittrice!
Più che un consiglio, ai lettori chiederei di approcciarsi a ogni nuovo libro senza pregiudizi. Mi spiego meglio: pregherei il lettore di non discriminare gli autori italiani preferendo quelli stranieri e di dare una possibilità agli autori self, cioè a chi si autopubblica, e non solo a coloro che hanno grosse case editrici alle spalle. Quest’ultima richiesta è fatta proprio con il cuore, perché io non sarei qui oggi a parlare di un libro pubblicato con Newton Compton, se non ci fossero state persone che sono andate oltre le apparenze leggendo il libro di una self sconosciuta.
A chi invece si vuole accostare a questa esperienza (sia che voglia autopubblicarsi oppure inviare il manoscritto a una casa editrice) consiglio solo di portare il massimo rispetto al lettore e di fornire un libro scritto al meglio delle proprie capacità e con il massimo impegno. Niente sciatterie solo per la voglia di vedere il proprio nome girare nello store di Amazon o sapere che è sulla scrivania di qualche famoso editor.
4. La tua top ten di libri preferiti e se puoi anche una motivazione
Difficile fare una top ten perché sono troppi i libri che ho amato e che mi hanno insegnato qualcosa o che comunque mi sono rimasti nel cuore. Posso solo dire che tra i miei libri preferiti ci sono sia autrici italiane che straniere, sia self che non. ;-)
5. Chi sono le prime persone a cui fai leggere ciò che scrivi?
Il povero agnello sacrificale che per primo deve leggersi ogni cosa che esce dal mio computer, è Luca, mio marito, che suo malgrado si è dovuto fare una certa cultura sui romanzi rosa (in verità lui ama i gialli!). Poi ho la grande fortuna di aver trovato un gruppo di Beta (io le chiamo così) molto variegato. Al suo interno ci sono amiche che hanno letto tutto quello che ho scritto in vita mia, ci sono scrittrici, professioniste, grandi lettrici compulsive. Ma alla base di tutto questo rapporto c’è la fiducia che ho nel loro giudizio e ti posso assicurare che spesso, grazie ai loro pareri, ho smontato un libro intero e ricostruito da capo... quindi non sono sempre buone, sanno anche criticarmi per bene!
6. Chi è la persona a cui senti di dover il tuo grazie più grande?
Le persone a cui dire grazie sono davvero tantissime e la parte più difficile da scrivere di un libro per me sono proprio i ringraziamenti. Vorrei mettere tutti i nomi di chi ha vissuto con me quei momenti, ma non è possibile, quindi tendo a ringraziare dei gruppi di persone: la mia famiglia che vive in prima linea le miei gioie e i miei dolori; chi mi ha seguito in questo percorso aiutandomi o anche solo standomi vicino; il lettore a cui devo tutto, perché senza chi ci legge, noi che scriviamo (non posso definirmi scrittrice quindi abbiate pazienza per la frase arzigogolata!) non saremmo niente senza qualcuno che legge le nostre storie; e ovviamente tutto lo staff di Newton Compton Editori, per la fiducia che hanno avuto in me la prima volta e per quella che mi hanno accordato con i contratti successivi.
Ti ringrazio davvero molto per la bella chiacchierata e un saluto a tutti.


"E se mi tatuassi..."

Mercoledì 9 Agosto, mi sono presa una serata libera dal lavoro e, accompagnata da due cari amici che fanno parte della "Fondazione Marco Simoncelli", sono andata alla presentazione del nuovo libro di Alessandro Bonacorsi, in arte Alle Tattoo. Nato a Modena, il 3 maggio 1975, inizia la sua carriera nel 1989 e dedica la sua vita a decorare la pelle dei suoi clienti.
Ma torniamo alla presentazione del libro "e se mi tatuassi..." uscito lo scorso 4 luglio ed edito da Mondadori. Nel libro si parla degli stili dei tatuaggi a partire da lunghe tradizioni, tipo l'old school, l'irezumi giapponese e il maori, fino ad arrivare alle tendenze più recenti tipo il trash polka, l'avantgarde e lo skrecciato.
Il libro raccoglie tutto ciò che c'è da sapere sul mondo dei tatuaggi: aneddoti e curiosità di un'arte antichissima e in continua evoluzione. Quindi, se volete spiegazioni tecniche e consigli pratici, ma anche fotografie, bozzetti originali e, perché no, qualche intervista ai maggiori tatuatori italiani, leggete “e se mi tatuassi...” perché in questo libro sarete accompagnati da Alle alla scoperta di un mondo tutto nuovo che ti potrà portare a mettere a fuoco il disegno che fa per te!
Ma chi è Alle Tattoo? Conosciamolo meglio.
Alle ha sulle spalle 12 Guinness World Record (più uno, insieme ad un team di professionisti ha battuto il recordo europeo di 63 ore di poker per beneficenza). E si può di certo dire che Alle ha un cuore grande: nel 2012 il ricavato di uno dei suoi guinnes è servito ad acquistare un autocarro per la Protezione Civile durante l'emergenza per il terremoto dell'Emilia, luogo in cui lui stesso risiede e lavora. Dopo gli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia con l’ausilio dell’associazione “Alle Tattoo E20”, si è impegnato in prima persona nella raccolta di materiale di aiuto per gli sfollati come carrozzine per anziani, roulotte per famiglie in difficoltà, cibo, materiale didattico per bambini che hanno perso la scuola e nella raccolta di denaro per progetti a lungo termine. Il 10-11 e 12 Ottobre 2014 è stato ospite alla Palermo Tattoo Expo, location scelta per l’ottavo tentativo di Record. Alle 17.06 di Domenica 12 Ottobre ha conquistato il suo Ottavo Record con la “sessione di tatuaggi più lunga al mondo”, tatuando ininterrottamente per 50 ore e 8 minuti, di cui l’intero ricavato è stato devoluto alla “Fondazione Marco Simoncelli”.
Le cose da raccontare di Alle sono ancora tante, ma spero di potervele raccontare intervistandolo presto!
Sicuramente delle tante cose che vi posso dire è che è una persona d'oro, con un cuore immenso e una simpatia unica (e anche molto rara!) . Il libro? Beh merita di essere letto, sia da chi è "fan" di Alle Tattoo sia da chi lo vuole criticare, perché solo se si conosce si può criticare.
Detto questo, qui sotto vi lascio tutto i contatti di Alle Tattoo e il link per l'acquisto del libro.
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E se mi tatuassi...
                                                 Ph. by Radio105


Cambiamenti in corso!

Ciao a tutti gli amici del blog!

Le cose cambiano con il passare dei giorni, ma ho deciso che questo blog resterà attivo e cercherò di occuparmene più spesso rispetto a prima.

Ho deciso di continuare da sola questa avventura, ma tanto sola non sarò mai, ma mi sono affezionata troppo a questo progetto.

Le interviste fatte fino ad ora resteranno visibili sul canale Youtube (QUI) e sicuramente prossimamente ne troverete altre.

Continuate a seguirmi,

Un bacio


Laura :)

Intervista a Marco Ligabue

Classe 1970, Marco Ligabue nasce a Correggio (Reggio Emilia) il 16 maggio, condividendo il compleanno con altri importanti personaggi della musica italiana quali Claudio Baglioni, Niccolò Fabi, Laura Pausini e Dolcenera.
I punti in comune con il mondo della musica non finiscono qui: l’inclinazione e la passione per la musica nel DNA di famiglia e comincia a muovere i suoi primi passi come musicista – compositore con Little Taver & His Crazy Alligators.
Nel 2001 fonda “I Rio” nei quali suona la chitarra e compone molti brani fino al 2012.
Nel 2013 decide di intraprendere la carriera da solista ed entrando al 16 posto nella classifica FIMI con il suo album d’esordio “Mare dentro“.Ha all’attivo 3 album in studio, il Premio Menzione Speciale 2015 per l’album L.U.C.I. (Le Uniche Cose Importanti), diverse collaborazioni con importanti nomi del panorama della musica italiana e soprattutto un’intensissima attività live, che lo ha visto protagonista in oltre 250 situazioni in 4 anni.
In attesa di ripartire con il tour 2017, è attualmente impegnato con la promozione del suo terzo album “Il mistero del DNA”, uscito lo scorso 10 marzo, anticipato dal singolo "Cuore Onesto".
Oltre all’attività di musicista e cantautore è, dal 1991, fondatore, responsabile e coordinatore di Ligachannel e BarMario, rispettivamente sito e fan club ufficiali di Luciano Ligabue.
Nella vita privata Marco è l’orgoglioso papà di Viola.
Ora vi lasciamo con la nostra intervista, solo telefonica, ma pochi giorni dopo l'abbiamo incontrato ed è stato veramente gentile. Se volete ascoltare l'intervista cliccate QUI.